domenica 23 novembre 2014

Taksi ad Istanbul

Una Fiat Siena, tipico taxi presente a Istanbul

“...fece per prendere la mia valigia, ma io ci saltai sopra. Ero ossessionato dall'idea che tutti volessero approfittare di me. Il tassista lasciò subito la maniglia e fece un passo indietro...”

Il 26 giugno 1896 la ditta di trasporti di Stoccarda Friedrich greiner ordina alla Daimler-Motoren- Gesellschaft, un automobile speciale: una carrozza a motore dotata di tassametro. La vettura viene consegnata nel 1897 e l'azienda di trasporti Greiner, ribattezzata Daimler-Motor-Wagen-Kutscherei, diventa la prima società di taxi del mondo.
Il costo della carrozza a motore si aggira attorno ai 5530 marchi, costo al quale bisogna aggiungere quello relativo al noleggio del tassametro. Ma la scelta di Greiner risulta vantaggiosa  perchè riesce a percorrere oltre 70 km al giorno, chilometraggio decisamente superiore di quello che avrebbe percorso con una carrozza a cavalli.
Dopo aver avuto successo a Stoccarda, il taxi si diffonde rapidamente in tutto il mondo anche se a fianco dell'entusiasmo per la nuova invenzione persiste la paura: il frastuono dei motori spaventa i cavalli, e quindi può facilmente essere causa di incidenti. Il problema viene risolto istituendo scuole guida per i conducenti di taxi.
La parola taxi deriva da tax (che significa costo) anche se altre versioni la fanno derivare dal termine greco “tachus” che significa veloce, mentre altre ancora dal nome della famiglia tedesca dei Thurn und taxis che per secoli ebbe il monopolio del servizio postale nell'impero tedesco.
Soffermandoci sui tassisti della città di Istanbul purtroppo ci troviamo di fronte a quello che viene definito come il “problema taxisti”; diverse son infatti le testimonianze da parte di passeggeri italiani che sono stati truffati.
In una città di circa 16 milioni di abitanti è molto facile che i tassisti riescano a scucire più denaro rispetto al servizio realmente offerto al turista appena arrivato e quindi sicuramente spaesato.
I trucchi più usati sono i seguenti:
l  girare in tondo per allungare il percorso e fermarsi poi a pochi metri dal punto di partenza;
l  truccare il tassametro per farlo girare lento per tutto il percorso ma triplicare velocemente a fine corsa;
l  usare il  gioco veloce delle mani per far scomparire la banconota appena consegnata dal cliente per farne comparire una di taglio inferiore e quindi chiedere di incrementare l'importo.
Evitare l'uso a favore dei mezzi pubblici non è sempre possibile perciò bisogna seguire qualche suggerimento partendo dalla certezza che decisamente i taxi più sicuri sono quelli o chiamati dall'albergo o quelli dell'aeroporto (sono i più rintracciabili).
Importante è far sempre riazzerare il tassametro e sapere che alla partenza deve segnare 2.95 lire,  tariffa minima, e che per ogni chilometro il costo è di 1.83 lire; che una corsa media è di 10/12 lire e che un giro turistico per l'intera splendida città non supera le 20 lire.
Infine conoscere qualche parola di turco non è male perchè scoraggia decisamente i simpatici taxisti di Istanbul dal provare a truffare.


Amilcare Tronca

8 commenti:

  1. Bravo Amilcare!!! Hai spiegato molto bene la storia e l'origine della parola Taxi. La parte che per me è stata più interessante è quando racconti come in taxisti truffano gli Italiani e le loro strategie, così quando andremo a Istanbul saremo tutti avvantaggiati se cercheranno di truffarci.
    Rosemary Colucci

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  2. Molto interessante come post perché tutti noi almeno una volta abbiamo preso un taxi, ma nessuno sa precisamente come è nato, da cosa deriva la parola e anche come possono truffarci i nostri gentili taxisti! Molto utile e simpatica la parte dei consigli, in particolare come evitare di essere truffati. E' incredibile quanti trucchi possono usare con noi e come noi partiamo svantaggiati, soprattutto perché non parliamo turco. Occhio ai tassisti!
    ROSSI MARIA VITTORIA

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  3. Post interessante! Ho trovato una buona idea sottolineare l'etimologia della parola Taxi, un vocabolo che noi tutti utilizziamo in maniera scontata e abituale, ma del quale pochi sanno il suo significato originale. Davvero mi ha sorpreso leggere come i tassisti di Istanbul imbroglino i turisti con sotterfugi e trucchetti di ogni genere; non ne ero proprio a conoscenza. Tutti coloro che leggeranno questo post e hanno intenzione di andare ad Istanbul, adesso sanno a che cosa devono fare attenzione!
    Alessia Liotto

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  4. Post sicuramente di aiuto per tutti i turisti del mondo. Io,quando viaggio all'estero,uso i taxi solo per andare dall'aeroporto all'hotel,e viceversa,perché come dici tu,ci sono abili truffatori e i prezzi a volte improponibili. Così la mia famiglia ed io utilizziamo spesso i mezzi pubblici:metropolitane,treni e autobus. Secondo me utilizzando i mezzi pubblici in una città straniera,entri di più in contatto con la gente del posto,vedi come si comportano,le loro abitudini e tradizioni. Senza tralasciare però,che a volte preferirei viaggiare in un taxi pulito e accogliente che in un mezzo pubblico distrutto e con odori sgradevoli all'interno.
    Sarebbe utile che ogni città avesse mezzi pubblici economici e funzionanti,così ci sarebbe la possibilità di scoraggiare queste truffe.
    Emma Baesso

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  5. Bello ed interessante come post!
    Ciò che mi ha incuriosito maggiormente nella lettura dell'articolo è stato il paragrafo in cui si parla degli inganni che i tassisti,furbi ed abili nel lavoro,commettono, imbrogliando noi "poveri" turisti.
    Interessante anche venire a conoscenza della nascita di questi mezzi di trasporto pubblici.
    Anche io ho potuto spostarmi per mezzo di taxi,in una città italiana,e una cosa che mi ha sbalordito è stato il prezzo per compiere una piccola tratta:l'importo aumentava sempre più,ma d'altro canto bisognava spostarsi e non avendo la macchina,rimaneva l'unico mezzo di trasporto disponibile.

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  6. Post molto interessante e molto interessanti anche le varie parole della possibile origine.
    Sono in tanti ad usare i taxi come mezzi di trasporto, ma in pochi conoscono le loro origini e grazie a questo post ne sono venuta a conoscenza.
    E' curioso il modo in cui i tassisti possano truffare i turisti, e sono molto utili i consigli per evitare che queste truffe avvengano.
    Beatrice Moro

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  7. Decisamente un post istruttivo. Se mai dovessi andare a Istanbul ne terrei conto, e penso che come Abbas, sarei attaccato alla mia borsa 24 ore su 24. Interessante pure sapere le tecniche di truffa dei taxisti che all'inizio possono sembrare cosi bravi e gentili e alla fine mostrarsi molto più crudeli. Spero che non mi succeda mai di trovarmi una situazione simile perchè non saprei davvero cosa fare.
    A.P

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  8. Un post che mi ha insegnato parecchie cose devo dire,seguendo le tue regole spero di non riuscire a farmi incastrare dai banali trucchi dei taxisti !
    Mi è anche giunta notizia che e donne possono guidare i taxi ma solo per accompagnare altre donne, oppure che le donne non accompagnate devono sedere vicino a altre donne, mai accanto a uomini e viceversa.
    Io lo trovo discriminazione delle donne, tante di quelle volte mi domando perchè in certi paesi fanno differenze così assurde tra l'uomo e la donna.
    tutto questo non ha un vero e proprio senso secondo me, ma senza divulgarmi troppo finisco col dire che hai fatto sicuramente un bel post!
    Maria Vaccaro

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