sabato 13 dicembre 2014

Il Backgammon




…. Murat tornò con due bicchieri di te e qualche zolletta di zucchero 
su un vassoio. Aveva con sé anche una grossa tavola da backgammon:
 la riconobbi perché ci avevo visto giocare mio padre con i suoi amici in Iran, anche se io non lo avevo mai fatto.

Il Backgammon, in italiano tavola reale, è un gioco da tavolo e ci si può giocare solo in due persone. Ogni giocatore possiede quindici pedine e deve muoverle lungo ventiquattro triangoli in base al lancio di due dadi.
Lo scopo consiste nel riuscire per primi a rimuovere tutte le pedine dalla tavola e contemporaneamente cercare di bloccare le azioni dell’avversario.
Le sue origini risalgono a circa cinquemila anni fa, dopo alcune scoperte rinvenute nella tomba di un re sumero a seguito di alcuni scavi archeologici in Iran; così si poté confermare con certezza la nascita di questo gioco e soprattutto il luogo di origine.
Solo le successive migrazioni  permisero la diffusione verso occidente ed oriente. Nel mondo occidentale questo tipo di gioco venne messo al bando dalla Chiesa in quanto ritenuto gioco d’azzardo e contrario ai canoni cristiani. Successivamente gli storici hanno paragonato questo gioco al ciclo annuale e giornaliero della vita umana: i 24 punti rappresentano le 12 ore del giorno e le 12 della notte ma anche i 12 mesi dell'anno, le 30 pedine i giorni del mese.

Famosa rappresentazione di questo gioco è stata portata da Michelangelo Merisi detto Il Caravaggio nel 1594 nel quadro “i bari”.

Irene Disconzi

giovedì 11 dicembre 2014

Cosa si sa dei mezzi di comunicazione nei regimi?



“ ... In Iran c’erano solo due canali televisivi, i cui programmi ospitavano più che altro importanti figure religiose che predicavano l’Islam. ”

Che cos’è un’ideologia? L’ideologia è l’insieme dei principi e delle idee che stanno alla base di un movimento politico o religioso. Essa ha diversi valori su cui crede, ma quelle più importanti sono: il regime sovietico, il regime fascista e il regime nazista.
Questi regimi avevano come scopo:
- il culto della personalità che si ottiene magnificando i successi veri o falsi della nazione e riconducendoli tutti ai meriti del capo.
- un indottrinamento  sia a scuola sia in organizzazioni giovanili che impegnano l’intero tempo libero.
- una propaganda martellante e capillare.
La propaganda è un mezzo di comunicazione che trasmette informazioni in modo da coinvolgere più persone possibili all’interno del regime. Questo influenza notevolmente il pensiero pubblico, il successo della propaganda necessita di un efficace censura. Essa controlla la trasmissione di idee, nella storia spesso la censura si occupa della stampa o altri mezzi di comunicazione di massa.
La repubblica degli ayatollah è un paese moderno, largamente informatizzato, dove il potere politico-religioso tenta in tutti i modi di impedire la libertà di pensiero. Quello persiano è un esempio di controllo dell’informazione in una nazione ricca di cultura, di petrolio, con una popolazione cosmopolita.
Subito dopo la rivoluzione si creò infatti un’industria televisiva che vietava tutto quello che veniva considerato impuro. Nacquero così all'estero una miriade di tv satellitari create dagli emigrati iraniani.
Anche il cinema e la letteratura si trovarono presto in contrasto con la politica. Il regime subito dopo la rivoluzione creò la fondazione Farabi per finanziare film che si ispirassero alla nuova ideologia. Molti registi cominciarono a creare pellicole sperimentali, neorealiste, poetiche. Si formarono in quegli anni personaggi molto importanti  (uno tra i tanti nomi: Abbas Kiarostami).
L'aspetto della censura più evidente agli occhi di tutti è però quello di internet. L'Iran, per motivi di economia e cultura, è un paese ampiamente informatizzato. All'inizio il regime strinse accordi con gli operatori stranieri per rendere invisibili nel paese i siti web considerati ostili. Ma non fu sufficiente e il regime è ricorso ad altre misure. Recentemente la repubblica islamica ha messo al bando Microsoft, Yahoo e Google, sostituendoli con sistemi simili ma rigorosamente creati in Iran. Il progetto prevede poi una seconda fase in cui sarà creata una vera e propria rete internet nazionale, chiusa al resto del mondo.
Un articolo di giornale dice che “Ad oggi però nessuna censura ha convinto la maggior parte dei persiani ad amare il regime. Anzi, mai come oggi quella cultura iraniana che si ribella alla mancanza di libertà ha raggiunto livelli di avanguardia, diventando una delle più conosciute al mondo.”
Una situazione interessante che sta attirando l’attenzione di molti Paesi, questa iraniana è ormai conosciuta a livello mondiale.


Elisa Sbalchiero

martedì 9 dicembre 2014

Tutta la cucina turca



Avrei voluto la kavurma,ma lo yogurt mi sembrava più conveniente. Un vaso mi sarebbe durato due giorni. Mi serviva anche dell’acqua,perché in Turchia non si poteva bere dal rubinetto. Presi anche lo yogurt e una piccola pagnotta

La cucina turca ha origine dalla cucina ottomana, che è la fusione delle cucine dell’Asia Centrale,Medio Oriente,Mediterraneo,Caucaso e dei Balcani.

Le specialità regionali
La cucina turca non ha carattere omogeneo. Tranne alcuni piatti tipici comuni in tutta la Turchia,ci sono molte specialità regionali. A nord della Turchia la cucina è basata su granoturco e acciughe. A sud-est sono famosi il kebab,meze (antipasti) e dolci come baklava,kadayif e künefe. Nella parte occidentale della Turchia ci sono abbondanti ulivi e l’olio d’oliva è molto usato. Sulla costa Mediterranea,Egea e del mar Marmara la cucina è quella tipica mediterranea ed è ricca di verdure,aromi e pesce. L’ Anatolia Centrale è famosa per le sue specialità impastate.

Ingredienti più usati
Gli ingredienti più frequenti sono: carne,melanzane,peperoni verdi, cipolle, aglio, fagiolini e pomodori. La varietà di noci sono molto frequenti  soprattutto:pistacchi,castagne,mandorle,nocciole e noci. Le spezie e gli aromi sono:prezzemolo cumino,pepe nero,paprika menta,origano e timo.

Colazione
Una tipica colazione turca include: formaggio,burro,olive,uova,pomodori,cetrioli,peperoni verdi,marmellata e miele, è possibile vengano inclusi sucuk (tipica salsiccia speziata),börek e persino zuppe;la bevanda servita a colazione è sempre il tè nero. La parola turca per dire “colazione” è “kahvalti”,che letteralmente significa “prima del caffè”.

Abitudini alimentari
Lo yogurt è un elemento base della cucina turca accompagnata da qualsiasi tipo di pietanza a base di carne(kebab,köfte)o verdura(specialmente melanzane fritte,zucchine,spinaci con carne macinata),una delle bevande più comuni è l’ayran anche questo a base di yogurt. La cucina turca ha infinita varietà di prodotti da forno, dolci e salati. Il riso pilav accompagnato da qualsiasi pietanza. Esistono alcuni tipi di pasta fresca tipici turchi e il più diffuso è Manti che ricorda nella sua forma i tortellini,ma che viene riempito con carne macinata,cipolle e prezzemolo,viene servito caldo condito con aglio,yogurt,burro fuso e una gran quantità di spezie. La verdura può essere una portata principale.  Sono utilizzati moltissimo:spinaci,porri,cavolfiore,carciofi,cavolo,sedano,melanzane,peperoni verdi e rossi,fagiolini e rape. Alcune specialità sono:dolma,verdure ripiene di riso,mercimek köfte,polpette di lenticchie rosse,che non contengono carne. La dolma deriva dal verbo turco dolmak cioè riempire,può essere portato come piatto  principale,esso consiste in una verdura ripiena di riso ed è solitamente servito caldo insieme a yogurt e varie spezie. C’è un particolare tipo di dolma che è costituito da sarma,cioè foglie di vite o di cavolo,arrotolate e ripiene di riso.

La carne
Molto comune in tutta la Turchia è la consumazione del pollo,mentre la carne d’agnello un tempo era molto popolare,invece oggi è solo una minima parte nel consumo quotidiano. È un Paese a maggioranza islamica quindi il maiale non fa parte dell’arte della cucina di tradizione turca ed è quasi assente l’uso. Nel kebab esistono infinite varianti,ma la più diffusa è certamente il döner kebab(kebab che gira). La carne può essere di agnello,manzo o pollo,una volta cotta va inserita nel pane caldo,il durum(il pane arabo) e accompagnato da yogurt,salsa di pomodori e burro fuso. La kavurma è carne brasata e mista a verdure cucinata al forno in una casseruola o nella variazione del saç kavurma, saltata su una padella antiaderente.

Frutta,dessert e bevande
Nella cucina ottomana,la frutta è accompagnata molto spesso da carne. Uno dei dolci turchi più rinomati in tutto mondo è il baklava,che consiste in strati di sfoglie sottili,farcite con pistacchi oppure noci.
-Bevande analcoliche-
Durante il giorno i turchi bevono molto  che è consumato in grandi quantità ed è preparato in una particolare teiera.
-Bevande alcoliche-
Esistono molti marchi nazionali turchi di birre lager turche come soprattutto Efes Pilsen. La bevanda analcolica più conosciuta è il raki, bevanda tradizionale aromatizzata all’anice e ha una gradazione molto alta(minima 40%). Questa bevanda si consuma solitamente passeggiando  specialmente durante i pasti a base di pesce.

Rosemary Colucci

martedì 2 dicembre 2014

Il Gran Bazar:un vortice di colori

                  
Il Gran Bazar di Istanbul

             Alla fine giungemmo al maestoso ingresso di un mercato coperto,con lunghi corridoi ai cui lati si allineavano banchetti e negozi.
        Come mi era stato pronunciato, uno su tre era una gioielleria”.


Il Gran Bazar d'Istanbul, noto anche come “Capali Carsi”(mercato aperto), venne costruito intorno al 1461 sotto il comando del Sultano Maometto II. Il mercato è al coperto e si estende per circa 300.700 metri quadrati. Tutt'oggi questo mercato labirintico attira moltissimi turisti durante l' anno provenienti da tutto il mondo.
Presenta circa 4000 negozi in cui si possono trovare qualsiasi tipo di cose: dalle spezie ai vestiti, dagli abiti tipici ai gioielli, dalle scarpe ai bar, ecc...
All'inizio il Gran Bazar veniva ritenuto un luogo pericoloso e oscuro, oggi invece è considerato, oltre a un ottimo mercato,un posto dove sfogare il proprio stress attraverso lo shopping.
Essendo molto grande bisogna stare molto attenti ai borseggiatori che in posti del genere non mancano sicuramente!
La parola d'ordine del Capali Carsi è: contrattare. In questo luogo infatti è molto importante contrattare con il venditore. È segno di rispetto e di educazione.
Un'altra tradizione è quella di festeggiare quando si compie un affare.. .questo fatto si può notare all'interno dei negozi o appena fuori:si vede il venditore e il compratore che bevono il te.
Un buon modo per godersi il Gran Bazar è perdersi:in questo modo è molto più facile lasciarsi coinvolgere dai colori presenti in questo magnifico luogo pieno di culture e di cromie.
NEGOZI DA VISITARE:
-Zincirli Han:ottima bottega dove osservare i maestri del metallo;
-Ic Cebecin Han: negozio dove si può concedere 10 minuti di relax e di calma dopo una lunga giornata di shopping e caos;
-Cevair bedesten:è il negozio più antico di tutto il mercato,qui si possono osservare i venditori più esperti e astuti.
Essendo un luogo molto affollato non è consigliato ai bambini piccoli . Quest'ultimi infatti potrebbero perdersi o comunque spaventarsi.
Mi chiedo come Abbas, il protagonista di questo libro, sia riuscito  a trovare il negozio giusto e a non perdersi in mezzo a quel caos!
Sinceramente  penso che luoghi del genere non ce ne siano molti al mondo...ecco perchè invito, con tutto il cuore, di dedicare alcune ore per visitarlo nei minimi dettagli e per goderselo al meglio!

Chiara Pegoraro