martedì 2 dicembre 2014

Il Gran Bazar:un vortice di colori

                  
Il Gran Bazar di Istanbul

             Alla fine giungemmo al maestoso ingresso di un mercato coperto,con lunghi corridoi ai cui lati si allineavano banchetti e negozi.
        Come mi era stato pronunciato, uno su tre era una gioielleria”.


Il Gran Bazar d'Istanbul, noto anche come “Capali Carsi”(mercato aperto), venne costruito intorno al 1461 sotto il comando del Sultano Maometto II. Il mercato è al coperto e si estende per circa 300.700 metri quadrati. Tutt'oggi questo mercato labirintico attira moltissimi turisti durante l' anno provenienti da tutto il mondo.
Presenta circa 4000 negozi in cui si possono trovare qualsiasi tipo di cose: dalle spezie ai vestiti, dagli abiti tipici ai gioielli, dalle scarpe ai bar, ecc...
All'inizio il Gran Bazar veniva ritenuto un luogo pericoloso e oscuro, oggi invece è considerato, oltre a un ottimo mercato,un posto dove sfogare il proprio stress attraverso lo shopping.
Essendo molto grande bisogna stare molto attenti ai borseggiatori che in posti del genere non mancano sicuramente!
La parola d'ordine del Capali Carsi è: contrattare. In questo luogo infatti è molto importante contrattare con il venditore. È segno di rispetto e di educazione.
Un'altra tradizione è quella di festeggiare quando si compie un affare.. .questo fatto si può notare all'interno dei negozi o appena fuori:si vede il venditore e il compratore che bevono il te.
Un buon modo per godersi il Gran Bazar è perdersi:in questo modo è molto più facile lasciarsi coinvolgere dai colori presenti in questo magnifico luogo pieno di culture e di cromie.
NEGOZI DA VISITARE:
-Zincirli Han:ottima bottega dove osservare i maestri del metallo;
-Ic Cebecin Han: negozio dove si può concedere 10 minuti di relax e di calma dopo una lunga giornata di shopping e caos;
-Cevair bedesten:è il negozio più antico di tutto il mercato,qui si possono osservare i venditori più esperti e astuti.
Essendo un luogo molto affollato non è consigliato ai bambini piccoli . Quest'ultimi infatti potrebbero perdersi o comunque spaventarsi.
Mi chiedo come Abbas, il protagonista di questo libro, sia riuscito  a trovare il negozio giusto e a non perdersi in mezzo a quel caos!
Sinceramente  penso che luoghi del genere non ce ne siano molti al mondo...ecco perchè invito, con tutto il cuore, di dedicare alcune ore per visitarlo nei minimi dettagli e per goderselo al meglio!

Chiara Pegoraro





10 commenti:

  1. Un lavoro ben fatto! Il tuo post mi ha molto incuriosito e ha fatto nascere in me la voglia di recarmi ad Istanbul per ammirare questo bellissimo bazar. Ho trovato molto interessante la spiegazione dell' origine del Gran Bazar. Si tratta veramente di un mercato di dimensioni enormi: l'aggettivo labirintico è proprio appropriato...un turista rischia di perdersi se non conosce bene la direzione in cui muoversi fra quella miriade di negozi.
    A mio avviso nel mondo dovrebbero esserci altri mercati fenomenali come questo: il Gran Bazar di Istanbul merita di essere visitato minuziosamente e ammirato per la sua bellezza e per la vastità di prodotti che mette a disposizione della gente.
    Alessia Liotto

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  2. Un post che aumenta la voglia di visitare il Gran Bazar di Istanbul. Da come lo descrive Abbas è un posto caotico ed intricato ma che ad ogni vicolo ti fa emozionare con colori, profumi, spezie, dolci differenti della cultura turca ed islamica. Ricordiamoci anche delle botteghe artigiane dove si possono trovare ceramiche e gioielli. Mi ha particolarmente colpito il fatto che per i venditori è importante contrattare. Un' esperienza simile l'ho provata nel suk di Gerusalemme. E' stato molto emozionante perché si era dentro un "vortice" di colori, di profumi, di etnie, di culture e di religioni differenti. Un' esperienza che spero si ripeta il prima possibile.
    Francesca Dal Maso

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  3. Post molto interessante!
    Secondo me il bello del Gran Bazar è che si puo' girarlo a piacimento,senza un ordine particolare , anche semplicemente lasciandoci guidare dalle proprie sensazioni, dai colori sgargianti e dalle disposizioni delle merce sugli scaffali .
    Infatti il modo con cui i commercianti turchi dispongono i prodotti da vendere nelle vetrine e bancarelle affascina tantissimo i visitatori e rendono la passeggiata nel mercato anche un occasione per scattare delle splendide fotografie.
    Riguardo ai negozi da visitare io consiglierei anche il famoso bazar dei libri, posto ideale per chi è appassionato di libri antichi.
    Maria Vaccaro

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  4. Un post molto bello, veramente. Il Gran Bazar è un posto da visitare se si è curiosi di scoprire nuovi oggetti, sapori, colori. Entrarci dentro dev'essere sul serio una bella esperienza. Inoltre mi è piaciuto molto lo spazio dedicato ai negozi da visitare, ce ne saranno a migliaia, tutti molto caratteristici e ognuno diverso dall'altro. Il Gran Bazar oltre ad essere un luogo molto visitato dai cittadini locali e dai tanti turisti che vengono nella città ogni anno, è anche il simbolo caratteristico di Istanbul, ne ho sempre sentito parlare molto appena si nominava Turchia. Mi ha incuriosito anche la tradizione o rito del festeggiare una vendita o acquisto (dipende dai punti di vista) bevendo il the, una cosa bella e rara indubbiamente.
    Elisa Sbalchiero

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  5. Bel lavoro Chiara! Mi ha molto interessato quando hai raccontato dei negozi tipici da visitare e che è un luogo molto affollato, ricco di colori e tradizioni diverse. È inquietante sapere che i bambini come Abbas rischiano di perdersi, essere rapiti e di spaventarsi in mezzo a tutto quel caos perché comunque di luoghi così vasti non ce ne sono tanti in giro per il mondo. Non ho capito che cosa vende il negozio chiamato Ic Cebecin Han.
    Rosemary Colucci

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  6. Il tuo post è bellissimo, ti fa venire voglia di andare a Istanbul, mi piacerebbe tanto visitare il Gran Bazar. Secondo me è interessante contrattare o guardare oggetti o assaggiare cibi.

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  7. Avrei paura a visitarlo, sono sincero. Ho già avuto molte difficoltà nei centri commerciali, figuriamoci in un posto del genere.Mi chiedo come abbia fatto un ragazzino di nove anni a stare li dentro da solo e non andare nel panico.Dalla descrizione però mi sembra un ambiente molto "vivace" nonostante il suo lato oscuro, e a differenza dei centri commerciali italiani, è piacevole sapere che dopo una contrattazione le persone si siedano a bere un thè.Da esempio di molta umanità e contatto fra le persone.
    A.P

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  8. Bel post.Tratta di argomenti che mi piacciono molto...infatti l'anno scorso ero andato al mercato coperto di Budapestl e avevo scoperto tantissime cose e lo avevo esplorato da cima a fondo.
    Leggendo questo post penso che un giorno mi piacerebbe andare a Istanbul infatti ho capito che il luogo di cui si parla nel raccono é più grande...e poi mi piace molto l'idea di contrattare con il negoziante.
    Interessante.
    A.T.

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  9. Post davvero interessante e curioso,aggettivi che attribuirei inoltre al Gran Bazar-o Capali Carsi-come lo si vuol meglio chiamare.
    Dovrebbe sicuramente essere una bella esperienza girovagare tra tutti quei banchi ricolmi di oggetti vari,vestiti,spezie,..
    Al Gran Bazar secondo me,possono essere "soddisfatti" tutti i sensi:dall'udito a causa del gran rumore che,a parer mio regna,al gusto nell'assaporare il profumo del te alla conclusione di un affare,per passare al tatto nel toccare ogni genere di oggetti e tessuti,soddisfare l'olfatto nell'assaporare le diverse tipologie di spezie e per ultima la vista,gustandosi tutto questo insieme di colori.
    Ovviamente è un luogo a cui vanno dedicate ore per poterlo visitare al meglio e,se mai dovessi andare ad Istanbul,una scappatina al Gran Bazar la farei sicuramente

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  10. Bel post che descrive molto bene il Gran Bazar, io sono già andato in Turchia a Istanbul e posso dire che il Gran Bazar è qualcosa di straordinario: pieno di colori, odori, persone...è bellissimo. Ogni tanto può venire anche un po' di malditesta perché i negozianti continuano a invitare a comprare i loro prodotti e sono molto insistenti. Mi ricordo benissimo degli odori intensi che provenivano dai banchi carichi di spezie, the di vari tipi, frutta secca ... Abbiamo comprato spezie per pesce, carne, insalata, zafferano prezioso che proveniva dall'Iran e tanto altro.
    Secondo me poi la parte più bella del comprare i prodotti è la contrattazione in cui si cerca di avere il prezzo più favorevole. Nel bazar ci sono anche ristoranti tipici, fontane pubbliche e piccole piazze, insomma una città nelle città: bellissima ... Anche se preferisco i mercati a cielo aperto.
    Alvise Bicego

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