domenica 22 febbraio 2015

La persona autoritaria




«Ho un po’ di soldi avanzati da quando stavo in Turchia. Te li posso dare.»
«Non si avvicinano nemmeno a quello che devo spendere per te, ma tu dammeli»
 «Mi dispiace»dissi, cercando di dissimulare la mia frustrazione.
«Troverò un modo perché tu possa ripagarmi…C’è ancora tempo»disse Mehdi severo.

Nella storia di Abbas la figura autoritaria è “interpretata” da suo cugino Mehdi. Da come lo ha descritto Abbas, è un uomo aggressivo e scorbutico che in molte situazioni tende ad esagerare con le sue “regole” rigide. Vuole farsi rispettare  e lo fa con modi molto duri. Questo suo atteggiamento lo porta a litigare e ad essere in disaccordo con tutti. Abbas stesso ne ha paura e lo rispetta non perché le regole a cui fa riferimento il cugino siano giuste, ma solamente per un timore reverenziale e soprattutto per la paura nascosta di essere rimandato in Iran.
Spesso si confonde la definizione di "autoritario" con  "autorevole". Il cugino Mehdi è autoritario in quanto vuole imporre la sua volontà non ascoltando nessun’altra ragione all’infuori della propria che ritiene assolutamente giusta e corretta. Le persone autoritarie sono assolutamente non inclini al dialogo e al confronto con gli altri. Non solo, di solito la persona autoritaria diventa un tiranno cioè un dittatore che impone la propria volontà agli altri anche con la forza fisica (sia con minacce verbali che con violenze fisiche come picchiare qualcuno).
Un esempio di personaggi fortemente autoritari nel nostro tempo possono essere proprio le figure dei grandi dittatori come Stalin, Hitler, Mussolini i quali mettevano a tacere gli oppositori togliendoli di mezzo o mandandoli nelle prigioni “di stato”.
Un’altra caratteristica delle persone autoritarie è l’aggressività e la mancanza di rispetto nei confronti delle altre persone. L’aggressività si manifesta con toni di voce molto alti che tendono a imporre in modo violento la volontà della persona autoritaria. Anche il fatto di alzare la voce per imporre la propria volontà, porta proprio alla mancanza di rispetto nei confronti delle persone che stanno ad ascoltare. La persona autoritaria diventa litigiosa anche perché tende sempre a sottolineare e ad imporre il proprio punto di vista continuando a ribadire concetti più e più volte e risultando alla fine estremamente pesante da parte di chi si trova ad ascoltare. Nella frase iniziale proprio il cugino fa sentire Abbas un nulla, facendogli pesare il fatto che i soldi da lui recuperati in Turchia non sono comunque sufficienti a sdebitarsi e quindi mette Abbas in una situazione di forte disagio e sottomissione nei confronti del cugino. D’altro canto il cugino si fa ancora più forte su Abbas imponendogli comunque di consegnargli la somma e facendogli capire che avrebbe potuto sdebitarsi in altro modo e facendo così scattare una sorta di ricatto morale nei suoi confronti. In sostanza dalle persone autoritarie ci si può difendere? Per me sì con una forte dose di autostima e di coraggio nel riuscire ad esporre le proprie idee, nel reagire a queste forme di sottomissione e cercando soprattutto di non lasciarsi travolgere in discussioni con persone che siano poco aperte al dialogo con gli altri.


Francesca Dal Maso

6 commenti:

  1. Bel post!
    Concordo pienamente con Francesca.
    In una famiglia, o in un qualsiasi altro gruppo,ci devono essere delle regole , ma soprattutto qualcuno che le faccia rispettare. Questo non vuol dire però che la persona che , ha il compito di farle rispettare , deve solo ed esclusivamente avere sempre ragione lui.
    Per vivere bene e felicemente bisogna trovare una serie di regole che vanno bene per tutti i membri e che si decidono insieme.Temere una persona della propria famiglia non è una cosa piacevole, soprattutto se con questa ci si deve passare molte ore durante il giorno.
    Per "combattere" una persona autoritaria bisogna sicuramente avere una grande dose di autostima e di coraggio, ma soprattutto,non bisogna farsi mettere i piedi in testa, da persone del nostro stesso livello, perché alla fine siamo tutti uguali.
    Chiara Pegoraro

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  2. Interessante, però avrei messo anche la definizione di autorevole che avrebbe reso molto più facile la comprensione del testo.
    Comunque un bel post su cui non era facile scrivere un post (non potendo disporre efficacemente di internet).
    Mi piace inoltre il fatto che hai dedicato molto spazio alle caratteristiche della persona autorevole facendo molti esempi con situazioni descritte nel libro.

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  3. Bel post. Offre interessanti spunti di riflessione in merito sopratutto alla differenza fra la definizione di autoritario e autorevole, che sembra di poco conto ma in realtà segna un confine netto tra la prepotenza e la pura volontà di fare rispettare delle regole. La persona autoritaria infatti è una persona arrogante, che non accetta consigli e pretende di prevaricare gli altri imponendo il proprio punto di vista. Ritengo che questo tipo di comportamento sia non solo poco produttivo ma anche dannoso perché gli individui più fragili rispettano le regole non perché siano convinti della loro validità ma soltanto perché hanno paura e sono sottomessi: è questo il caso di Abbas, che tu hai citato nel post. La persona autorevole invece è capace di comunicare con gli altri senza che nessuno abbia timore di lui: è colui che per primo dà il buon esempio rispettando gli altri. Anche nell'ambito famigliare ci deve essere confronto e dialogo senza che un membro si imponga e decida per tutti le norme da seguire.
    Alessia Liotto

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  4. Accidenti che post interessante...autoritarismo ed autorevolezza...penso che la differenza sostanziale tra le due sia la mancanza di affetto del primo...autoritario è chi impone e si impone e l'unico modo che trova per farlo è privare l'altro della possibilità di scelta. Per me è una forma di violenza che probabilmente viene appresa da esempi sbagliati, da esperienze di vita che sono state esclusivamente di questo tipo e quindi conosciute come unico modo di rapportarsi agli altri.
    Forse un autoritario è in fondo una persone debole che trova nel comandare l'unico modo per sentirsi superiore agli altri. Penso ad autorevolezza e penso a tutti quei professori o ai genitori che invece, devono, per permetterci di crescere, farci rispettare regole di convivenza ma che si intuisce che lo fanno per amore, per il nostro bene e non per un loro voler prevaricare... Credo che anche se il confine è a volte difficile da capire, dovrebbe esere sforzo di tutti capire l'importanza del sentimento, è questo che fa la differenza e permette a noi ragazzi di diventare uomini rispettosi e maturi.
    A.T.

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  5. Post molto interessante, le persone autoritarie tendono a imporre sempre la loro volontà e il loro pensiero senza cercare nessun dialogo, anche il cugino di Abbas, Mehdi,lo tratta sempre come un essere inferiore senza considerarlo come persona, e senza sentire le sue idee e i suoi bisogni. Secondo me le persone autoritarie dovrebbero cercare di ascoltare anche gli altri e confrontarsi con loro in modo da diventare autorevoli.
    Beatrice Moro

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